C’era una volta una bellissima foresta colorata di nome Fogliasperanza. La foresta era molto speciale: qui regnavano la pace e la tranquillità, il sole splendeva alto illuminando le giornate e tutti i colori più belli accorrevano da ogni parte del mondo per vivere in armonia tra i suoi alberi.
C’era la dolce Rosetta che viveva sulle punte degli alberi di ciliegio; c’era Azzurrino che dalla sua casa nel cielo guardava tutti dall’alto; c’era Marronetto che amava dormire appoggiato ai tronchi degli alberi; Violetta e Rossone che dipingevano i fiori più profumati; e naturalmente anche Verdino, il più piccolo e vivace tra i colori, che saltava da una parte all’altra della foresta abitando ogni albero, pianta o filo d’erba.
Un brutto giorno, però, la serenità di Fogliasperanza venne improvvisamente messa alla prova da una inaspettata quanto terribile minaccia: l’arrivo di una gigantesca bufera di neve. Il freddo e la neve improvvisa venivano direttamente dal Regno degli Uomini, che da lunghi anni ormai avevano trasformato i luoghi naturali dove abitavano in città piene di palazzi ed edifici. Questa continua voglia di costruire aveva allontanato il Grande Inverno dai palazzi e dalle città e lo aveva spinto fino alla foresta di Fogliasperanza. Era la prima volta che la foresta si trovava ad affrontare il Grande Inverno, e fu colta alla sprovvista: la tempesta di neve la attraversò in lungo e in largo finché ogni colore di Fogliasperanza non fu improvvisamente coperto da un manto bianco. I colori della foresta, che vivevano nel calore dei raggi di sole e non erano abituati a quel freddo, furono tutti colpiti da un gran raffreddore. Da ogni angolo di Fogliasperanza si iniziarono a sentire starnuti e colpi di tosse, finché tutto non divenne bianco, immobile e infreddolito!
Dopo giorni e giorni di bianco assoluto, arrivò a Fogliasperanza una piccola scoiattolina di nome Minù. La scoiattolina - venuta nella foresta a cercare un nuovo posto dove stare - portava con sé una piccola lanterna di vetro, illuminata al suo interno da una fiamma forte e piena di vita, diversa da qualunque altra lanterna il mondo avesse mai visto. Questa era infatti una lanterna magica, e la luce e il calore emanati avevano lo straordinario potere di non finire mai. Così, dopo essersi fatta coraggio, Minù decise di scendere dall’albero dove si era nascosta in un primo momento per affrontare il freddo e il bianco che ormai regnavano dappertutto nella foresta.
Con il calore della sua lanterna illuminò ogni albero, pianta, foglia, fiore, radura che incontrò al suo passaggio, finché tutti i colori non furono liberati dal bianco che li copriva, curati dai loro raffreddori, il gelo allontanato insieme agli starnuti e la neve sciolta in tutta la foresta.
Fogliasperanza riprese vita e colore: Minù e la sua lanterna magica erano riusciti ad allontanare il Grande Inverno dalla foresta, dando nuova linfa ai suoi colori e aria fresca ai loro nasini. Il sole riprese a splendere nuovamente tra gli alberi. E ovunque, a Fogliasperanza, si tornò a respirare Primavera!