L’ASILO E I MALI DI STAGIONE
La chiamano “sindrome della campanella” perché si presenta puntuale a ogni ritorno a scuola: è il susseguirsi di infezioni delle alte vie respiratorie (gola e naso) che talvolta può estendersi alle basse vie (bronchi e polmoni). Ne sono colpiti quasi tutti i bambini più piccoli, quelli che frequentano l’asilo nido, seppure con gravità diverse. Esiste infatti una relazione tra la vita in comunità, il freddo e la trasmissione delle infezioni respiratorie. Il clima freddo tende a ridurre le difese immunitarie per cui quando il bambino viene in contatto col virus (in particolare con i virus del raffreddore), non è in grado di eliminarlo prima che la malattia vera e propria si instauri. I virus respiratori si trasmettono principalmente attraverso il contatto diretto e in secondo luogo per via aerea: le manine sporche e lo scambio di bicchieri o posate che può avvenire nei nidi sono altrettanti veicoli di infezione, ai quali si aggiunge l’aria viziata, in particolare nelle stanzette in cui i piccoli vengono messi a riposare tutti assieme.
I bambini più predisposti (magari perché hanno bronchi particolarmente sottili o difese immunitarie basse) possono ammalarsi anche più volte durante la stessa stagione. La sindrome della campanella diventa così un ostacolo alla frequenza del nido e sono più i giorni passati a casa di quelli trascorsi con le educatrici e i compagni.
Che fare?
Non molto, perché tutte queste infezioni hanno anche il ruolo di rafforzare le difese immunitarie: arrivati alla scuola materna i piccoli si ammalano meno. La prevenzione generale passa però attraverso azioni semplici: lavarsi le mani frequentemente (e lavarle ai bambini), evitare che avvengano scambi di stoviglie o ciucci, lavare almeno settimanalmente i giocattoli che i piccoli possono aver portato alla bocca, aerare i locali in cui i bambini soggiornano. È importante anche favorire lo svuotamento del nasino chiuso con una detersione del naso anche quotidiana, facilitata dall’utilizzo di soluzione fisiologica. Per i più fragili, però, possono essere messe in atto anche misure farmacologiche su consiglio medico.
Non esistono misure preventive per evitare un raffreddore. Alcune iniziative potrebbero essere di supporto nell’evitare il contagio. La prima consiste nel tenere sempre le narici pulite, magari con l’aiuto di una soluzione salina che favorisca la detersione delle mucose. È possibile anche usare uno strumento per aspirare il muco, disponibile nei negozi per bambini e in farmacia. In questo modo si evita che il virus, entrato accidentalmente in contatto col naso, ristagni in un ambiente favorevole e si moltiplichi dando origine alla malattia vera e propria.