LA MUSICA PER I NEONATI, UN DUPLICE RUOLO: RILASSA E AIUTA NELL’APPRENDIMENTO
La musica svolge un ruolo importante nella vita dei bambini.
Infatti, una progressiva e corretta esposizione alla musica non solo dona loro serenità, ma li predispone maggiormente allo sviluppo del linguaggio anche verbale. Perché, allora, non abituarli fin da subito?
Benefici della musica.
La musica riveste un ruolo significativo in ogni fascia di età. Gli adulti, spesso, la associano al piacere e alla passione, mentre i più piccoli sono in qualche modo attratti dalle note. Capita spesso, infatti, di vederli ridere muovendo ritmicamente un oggetto, magari mentre sono comodamente seduti nella propria culla o passeggino. Dovrà passare del tempo prima che il neonato arrivi ad avere una certa dimestichezza con le note e la musica, ma la tendenza ad avere un feeling positivo con i suoni, si instaura sin dai primi mesi. In una nota università di Parigi è stato portato avanti un esperimento per capire come gli effetti della musica, in questo caso una particolare melodia suonata con il pianoforte per due volte al giorno a madri dalla 35esima alla 37esima settimana di gestazione, possano influire sui comportamenti dei futuri nascituri. La stessa musica è stata fatta poi ascoltare ai neonati nelle loro primissime settimane di vita ed è stato notato come questa sortisse un effetto rilassante, diminuendo la loro frequenza cardiaca di 12 battiti al minuto e facilitando il loro sonno. Pensiamo in questo senso alla classica ninna nanna. Si può facilmente comprendere come la musica influisca sui ritmi sonno-veglia dei neonati e come faciliti il loro sonno nel momento in cui ascoltano melodie familiari.
Musica e apprendimento.
Il senso del ritmo è una componente fondamentale anche nel dialogo: è proprio grazie ad esso che si partecipa a una conversazione, rispettando i tempi giusti. L’allenamento di questa capacità assume, in quest’ottica, una valenza maggiore. Una progressiva e corretta esposizione alla musica non solo dona benessere e serenità ai neonati, ma li predispone maggiormente allo sviluppo del linguaggio anche verbale, e più in generale all’apprendimento.
La musica dal pancione della mamma.
Persino durante la gravidanza c’è chi sostiene che la musica, e soprattutto le vibrazioni da questa prodotte, possano influenzare l’embrione. Fin dal primo momento, il feto è immerso in un universo sonoro che lo accompagna durante i nove mesi di gestazione. Nel corpo della gestante si propagano una serie di onde sonore in grado di creare un vero e proprio concerto ritmico. Pensiamo anche al rapporto madre-figlio che viene generato dalla voce della madre che giunge all’embrione all’interno del corpo materno. Il suono, oltre ad avere un effetto altamente stimolante per il sistema nervoso del bambino, costituisce lo strumento privilegiato del contatto d’amore tra la madre e il bambino, ancora prima della nascita. Appena nato, il bambino è in grado di riconoscere i suoni ascoltati durante la gestazione e di tranquillizzarsi nell’udirli. Come se questi suoni lo riportassero in un ambiente protetto: il ventre della mamma. La musica e i suoni sono fondamentali per rafforzare il legame particolare tra la mamma e il piccolo anche dopo la nascita. Per molte neo mamme, il cantare una semplice ninna nanna viene considerato un importante momento per la crescita del bambino.