COME VESTIRE IL NEONATO: POCHE REGOLE, MA ESSENZIALI
L’abbigliamento del neonato è una delle maggiori preoccupazioni della neomamma, non certo (o non solo) per ragioni estetiche.
I neonati hanno un sistema di regolazione della temperatura corporea che funziona con meccanismi diversi: se esposti a basse temperature si raffreddano in fretta mentre altrettanto facilmente vanno incontro a un colpo di calore nella stagione calda. È quindi importante scegliere la tutina giusta, né troppo pesante né troppo leggera.
Regole per il giusto abbigliamento.
Le madri italiane hanno in genere l’abitudine di coprire troppo i loro bambini. E un neonato infagottato diventa nervoso e suda, e i successivi bruschi cambi di temperatura possono favorire la comparsa di malattie da raffreddamento: in pratica, si ottiene esattamente ciò che si vorrebbe evitare.
La tecnica giusta è quella di vestire il neonato “a cipolla”: diversi strati di abbigliamento medio-leggero che nell’insieme garantiscono la giusta temperatura e consentono, se necessario, di aggiungere o togliere facilmente qualcosa per seguire i cambiamenti nel corso della giornata.
La regola vuole che il bambino venga vestito con lo stesso numero di strati della mamma più uno. Questa è però un’indicazione generale, perché in caso di grande calore basta una magliettina e non serve un secondo strato.
E i materiali?
Anche i materiali sono importanti: via libera alle fibre naturali, meno adatte quelle sintetiche perché non assorbono il sudore. A contatto con la pelle dovrebbe andare solo il cotone, mentre la lana e il lino possono risultare irritanti per la pelle delicata dei più piccoli. Il cappellino è necessario soprattutto sotto il sole oppure nelle giornate più fredde dell’inverno. In tutti gli altri casi è inutile e spesso dà fastidio al bambino.
Attenzione anche a casa.
I pediatri si sono chiesti anche come debba essere controllata la temperatura nella stanza di un neonato. Quando fa molto caldo e molto umido, l’aria condizionata può essere utile e non ha controindicazioni, anzi: può aiutare il piccolo a non soffrire lo stress da caldo.
In ogni caso è meglio l’aria condizionata - ben regolata e non troppo fredda - del ventilatore o della ventola, che creano correnti dirette e non raffreddano la temperatura ambientale. In inverno, invece, il riscaldamento non deve mai superare i 20 gradi: questa è la temperatura ottimale per il piccolo.
Ricordate però che l’abbigliamento deve seguire la temperatura del luogo in cui il neonato sta, non quella esterna. Con la stagione fredda, quindi, ricordate sempre di spogliare il bambino entrando in casa, per adeguare il numero di strati agli ambienti ben riscaldati.